Torbole, Corno di Bo', Spiaggia delle Lucertole o "ai piloni".
Dove:
Si trova a sud di Torbole nel tratto compreso tra Torbole e la localita' di Tempesta (costa est); questo spot era molto utilizzato in anni passati,
quando non vigeva ancora il divieto di sosta nel tratto di strada tra le ultime due gallerie verso Torbole, mentre ora e' relativamente poco
frequentato.
Il problema principale e' (indovinate?) il parcheggio: i posti auto abbastanza vicini sono una decina sparsi tra le varie piazzole
ai lati della strada, e visto che la zona e' molto frequentata dai free climbers e turisti vari, conviene prepararsi ad una bella cammminata
(o biciclettata) e lasciare la macchina a qualche km di distanza (NB: io non arrivo mai prime delle 13:00, pero' svegliandosi prima forse...)
Accessi al lago: partendo da nord tra la prima e la seconda galleria troviamo tre "discese" verso il lago, la prima abbastanza scomoda anche
se piu' vicina ai posti auto, la seconda (dove c'e' la madonnina) con comoda scalinata e un po' piu' di spazio, la terza si trova proprio sotto
la parete inclinata utilizzata dai climbers, ed e' quella con spiaggia (?) piu' ampia. Dopo la terza galleria c'e' un piccolo parcheggio a
sinistra (occhio allo scalino), con un tunnel sotto la strada e accesso al lago.
Quando:
Si esce con l'Ora, il vento termico da sud del pomeriggio. Trattandosi di vento termico i mesi migliori sono da Maggio ad Agosto.
Normalmente qui l'Ora e' meno intensa che sulla costa occidentale, ma la traversata e' breve e ci porta sul tratto di costa poco a nord del Pier,
con le medesime condizioni di vento.
Il ritorno e' assicurato considerando che l'Ora non cala mai di colpo (mah?) e le tavole piccole non si usano piu'. In condizioni particolari
(perturbazioni e/o temporali, vento da sud o da est che si unisce alla brezza termica) l'Ora e' presente piu' intensa anche sulla costa est ed
a centro lago: questa variante prende il nome di Vinessa, ed e' di solito piu' intensa dell’Ora e con onda piu' formata.
Vela: 5.5 - 6.5 mq per tavole freeride o freestyle.
Giornata tipo ai piloni: sveglia molto tardi, solito traffico bestiale della domenica, arrivo, scarico tutto in pochi secondi con la macchina che sta in mezzo alla strada dopo una curva, via di corsa a cercare un parcheggio che di solito e' a qualche km, ritorno in bici ancora piu' di corsa
(e se nel frattempo mi "gallinano" l'attrezzatura?), giu' in spiaggia, armo la 5.9 che va sempre bene (e' l'unica che ho portato perche' non lascio
le altre vele in spiaggia mentre io sono dall'altra parte del lago meno che meno in macchina a 6 km di distanza), traversata (due palle),
la 5.9 e' troppo grande pazienza sempre meglio che non planare, traversata di ritorno (2+2=4 palle), panino con marmellata in spiaggia al sole
mentre gli amici al Pier sono gia' all'ombra da due ore, prendo un po' di fiato per la parte migliore della giornata...
Scalinata in salita con attrezzatura sempre piu' pesante, biciclettata controvento (ma l'Ora non potrebbe calare quando ho finito di surfare come fanno
tutti gli altri venti del lago?), parcheggio e carico come sopra tra insulti vari degli automobilisti , ritorno sulla gardesana col traffico della
domenica: andavo piu' veloce con la Graziella controvento.
Consigli utili: lasciate perdere...
By Piero
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